Prestare attenzione alla temperatura corporea

La temperatura corporea umana è la temperatura corporea centrale normale degli esseri umani ed è comunemente considerata di circa 36,8 gradi Celsius per individui in condizioni basali. In proposito sono stati compiuti molti studi e, a seconda delle fonti, sono state indicate varie possibili temperature “normali”.

Studi recenti indicano una temperatura di 35-36,9 °C, con una certa variabilità individuale. La temperatura corporea permette di valutare l'efficienza della regolazione termica che si presenta nel corpo umano in base agli sbalzi di temperatura ambientale e all'intensità dell'attività svolta. La temperatura periferica (pelle, mucose, muscoli, estremità, ecc.) è variabile.

La temperatura media del corpo di una persona varia in funzione del sesso, dell'attività recente, del consumo di alimenti e liquidi, dell'ora della giornata.

A proposito della temperatura corporea normale, la temperatura misurata sulla fronte o nella parte timpanica, differisce dalla temperatura interna che viene misurata oralmente o rettalmente. La vasocostrizione, un effetto che restringe i vasi sanguigni e raffredda la pelle, può verificarsi durante le prime fasi della febbre. In questo caso la temperatura misurata dal termometro NON da contatto può risultare insolitamente bassa. Se la misura quindi non corrisponde alla percezione del paziente o è bassa, ripetere la misurazione ogni 15 minuti. La temperatura corporea può variare da persona a persona.

Oltre alla variabilità individuale bisogna anche tenere conto che la temperatura corporea fluttua normalmente durante il giorno, con il livello più basso il mattino alle 4:00 e col più alto la sera alle 18:00. Perciò una temperatura di 37 °C potrebbe essere febbre il mattino, ma non nel pomeriggio. Inoltre possono intervenire altri fattori come la digestione, l'età, l'attività fisica e, nelle donne, il ciclo mestruale (infatti il progesterone prodotto durante l'ovulazione aumenta la temperatura da 0,3 a 0,6 °C), senza dimenticare eventuali terapie farmacologiche.

Il centro termoregolatore è situato nell'ipotalamo protetto da forme di fenomeni aggressivi, riceve stimoli regolati e rilevati dai termoricettori profondi e superficiali. 

Quando ci sono variazioni al di sopra o al di sotto del range di temperatura, l'organismo cerca di riportare la temperatura corporea ai valori normali, e lo fa con contrazioni muscolari (90% della termogenesi) e variazioni del metabolismo cellulare determinando una iperproduzione di energia, oppure tramite la vasodilatazione e sudorazione per cercare di disperdere il calore. La termoregolazione è quindi il bilanciamento tra la termogenesi e la termodispersione.

Si parla anche di termogenesi post-prandiale per riferirsi alla produzione di calore in seguito all'ingestione di alimenti.

La febbre (anche nota come piressia) è un segno clinico; si definisce come uno stato patologico temporaneo che comporta un'alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamico e una conseguente elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale (circa 37,5 gradi Celsius per gli esseri umani in condizioni basali). Si distingue dall'ipertermia che invece è uno stato dovuto a fattori esogeni che comporta l'aumento della temperatura corporea senza variazione della attività di termoregolazione. La febbre può essere indotta da numerosi processi patologici innescati da stimoli endogeni o esogeni.

Temperatura corporea

Le reazioni chimiche che consentono la vita possono avvenire solamente entro un determinato intervallo di temperatura. 

Negli esseri umani una temperatura sopra i 37 °C è considerata febbre; tuttavia questo è un valore approssimato. In proposito sono stati compiuti molti studi e, a seconda delle fonti, sono state indicate varie possibili temperature “normali”. Gli studi più recenti indicano generalmente una temperatura di 36,8 °C, con una certa variabilità individuale (di circa ±0.4 °C).

La temperatura corporea aumenta di sera, o meglio nel corso della giornata, perché diminuisce da parte del nostro organismo la produzione di cortisolo. Il cortisolo viene prodotto soprattutto nelle prime ore del mattino con un picco verso le 11-12 ed è un potente antinfiammatorio perché blocca la produzione di prostaglandine, che sono responsabili dell'insorgenza della febbre.

Misurazione

La misurazione della temperatura corporea si effettua tramite un termometro per uso medico. Il valore riportato dallo strumento non rappresenta necessariamente la cosiddetta temperatura interna, e a seconda della modalità di misurazione si distinguono diverse temperature:

  • Temperatura rettale, ottenuta inserendo l'ampolla del termometro nel retto per via anale. Si considera normale una temperatura tra i 36,8° e i 37,3 °C.[3]
  • Temperatura orale, ottenuta tenendo l'ampolla in bocca. Si considera normale una temperatura tra i 36,8° e i 37,5 °C.[3]
  • Temperatura timpanica, ottenuta tramite la rilevazione dei raggi infrarossi. (quella che si tiene in considerazione in periodo Covid)
  • Temperatura ascellare, ottenuta tenendo l'ampolla nell'incavo dell'ascella. Si considera normale una temperatura tra i 35,8° e i 36,6 °C.[3]
  • Temperatura inguinale, ottenuta tenendo l'ampolla nell'incavo dell'inguine. Si considera normale una temperatura tra i 37° e i 37,5 °C.

Fonte: Wikipedia